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si accenna ai cantanti evirati, ma che vai la pena di rileggere per intero (numero xxm del 16 agosto): Un silenzio, che credesi tanto piú attivo quanto è piú esatto, copre peranco in un alto segreto le trattazioni de’ noti affari fra il pontefice e le corti (0. Monsignor Azpuru, dopo aver ultimamente ricevuto un grosso piego dalla corte di Spagna, andò subito all’udienza di Sua Santitá e del segretario di Stato. Sopra gli affari di Avignone e di Benevento, per quanto si può penetrare, non è ancor stabilito nulla, comunque le gazzette forestiere ne parlino, attribuendo al pontefice sentimenti inventati a capriccio cosi su questo punto come su altri di non minore importanza. Tutto il mondo gioca a indovinare, e noi stiamo a vedere chi ci coglie. Tre cose sono ottime, fra le altre, per ben governare uno Stato, e il papa a buon conto le fa tutt’e tre per la felicitá de’ suoi sudditi. Queste tre cose sono: assicurare il pane al pubblico, impedire lo sciupamento delle sostanze ne’ privati, allontanare il popolo dalle macchinazioni e da’ vizi col dargli de’ divertimenti. Adunque il papa, per quanto dicesi, ha stabilito che debbasi d’ora in poi lasciar libera l’estrazione de’grani, purché d’ogni cento rubbi, che se ne estraggono, tre se diano all’annona: adunque il papa ha proibito ad ogni genere di persone tutti i giuochi di resto: adunque il papa ha permesso che si aprano i teatri anche in altre stagioni che le solite. A questo proposito, si vuole che il prudentissimo pontefice permetterá che recitino ne’ teatri di Roma anche le donne, prevenendo con savie leggi l’abuso che ne può nascere. Si vuole ancora che sia per escludere dalle sacre funzioni e da’ teatri i musici castrati, impedendo cosi, dal canto suo, la maggiore e la piú esecrabile depravazione che far si possa dell’umana natura, contraria alle leggi divine ed ecclesiastiche. Quando si pretende d’indurre gli uomini a lasciare una cosa malfatta, a cui sono chiamati dal loro interesse, non basta proibirla colle leggi sotto pene temporali o spirituali: bisogna fare in modo che non abbiano piú interesse di farla. Crediamo che queste nuove, benché scarse, sieno qualche cosa piú importanti di quelle che con lungo dettaglio s’inseriranno negli altri (i) Si allude alle pratiche tra la curia papale e le corti borboniche, relative al a soppressione dei gesuiti [Ed.].