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I DIPOKT!

però prima mandato Spinardo per la chiave. Il quale giunto che fu, non badò l’innamorata femina, che con una fidata cameriera quivi si condusse, e dentro sola serrassi, licenziando la fante e imponendole l’ora che per lei andar doveva; né ritener la volle, percioché altra che una cameretta non era il luogo tutto ov’ella aspettava l’amante. Corradino, il quale, o per trascuraggine o per ismenticaggine o perché ritrovato non si fusse, non era stato avvertito che egli indarno anderebbe, propio su l’ora della nona colá si condusse ove solazarsi si soleva; e, credendovi all’usato e secondo l’ordine di Conscienza, ritrovarvi sola essa Conscienza con qualche mammola, picchiò l’uscio: il quale picchio sentito dalla Betta, che il silenzio avrebbe sentito, cosi le aveva Amore le orecchie assottigliate, subito fu aperto. Pensar si può qual si fece e divenne l’una e l’altro. La prima fu Betta, la quale, come femina, piú ardita e manco vergognosa, fu che ruppe il silenzio, e con franco aspetto incominciò ad interrogare Corradino dell’esser quivi a tal ora venuto. Il quale, mezo morto, non sapendo pensare che per altro che per mal fare la moglie giunta ivi fusse avanti di lui, e ancora per la vergogna ch’egli aveva d’esservi stato da lei veduto, appena potè dire con voce tremante e fioca: — Ahi, malvagia femina! parti questo luogo onesto per una par tua? — A cui la buona femina, fingendo aver saputo che egli a quell’ora doveva ritrovarsi a far quello per che egli apunto venuto ci era, cosi rispose: — Ahi, scelerato! tu non credevi eh’io saper dovessi i tuoi ordini, no? È questo il merito della fede ch’io t’osservo? Che malanno aggia chi ha voglia d’osservar né fede né patto a simili sciagurati! Che credi tu trovare piú nell’altrui che nella tua femina? Dillo, cane, ch’io non so che mi tenga eh’ io non ti tragga gli occhi del capo. Ma lascia, ch’io ti renderò pane per ischiacciata c farotti vedere che altrui nn saprá quanto tu. Mirate dove il manigoldo, che appo di me si mostra sazio sempre, per un mese si viene a trar la fame di che delicato cibo! Alla croce di Dio! ch’io te ne pagherò. — E cosi mentre su le villanie e su le rampogne era costei con l’infelice marito, si scoperse Federico con una schiavina in collo; il quale tosto che fu dalla donna veduto,