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lui fede! amico che ritrovar si potesse. Onde la donna gli promise di fare opera tale, che lui altresí si potria chiamar sodisfatto e a pieno guiderdonato d’ogni sua servitú. Doppo non molto spazio, cessata la pioggia e cominciando, peroché giú l’ora del vespero era, nel tempio ad arrivar gente, Lucio, tolto congedo dalla donna, d’indi si parti ; il che doppo poco fece anco la donna. Lucio di volo a ritrovare il carissimo .éLssio se n’andò e con ismisurata allegrezza ogni successo gli fece a sapere, assicurandolo avere per lui ancor in tal modo operato, che vivere certo ornai poteva d’averne tosto la mercede d’ogni suo amore. Or cosi dimorando i due amanti, lietamente attendendo novella di qualche loro maggior contento, avvenne che alla donna parve aver modo di sicuramente potere sodisfare e a se stessa e all’amante. Laonde prestamente a Lucio fece a sapere che la notte seguente alle due ore, in compagnia di Alessio suo, ritrovar si dovesse a piè della porta, che da lei senza verun fallo aperta sarebbe, e messi dentro con loro grandissimo piacere e contento. Lucio avendo prima il tutto ad Alessio raccontato, e fattovi sopra un poco di consiglio fra loro, deliberarono d’andare; e cosi, venutane la notte appostata, colá dove dalla donna erano richiesti e aspettati se n’andarono. Né apena giunti furono, che secondo la promessa fu loro aperto l’uscio, ed entrarono. Né altri che la Isabella viddero; la quale, doppo fatte loro le debite accoglienze, cosi a parlare incominciò: — Lucio, sallo Amore se mille vie e mille modi ho sin qui pensati e ripensati per poterti far conoscere quanto piacciuti mi sieno i tuoi lodevoli costumi e le tue bellezze, e ancora quanto io abbia piacere che tu di me, in quello che è tuo maggior desiderio, rimanga sodisfatto. Né mai ho potuto, fra tanti che rivolti ne ho nell’animo mio, trovarne altro che uno di renderti contento. 11 marito mio non esce piu quasi mai della citta, né piu curioso di mondano onore tiene pensiero di usare alle corti come giú soleva, né piú di caccia né d’altra cosa che fuor della cittú trar lo potesse si diletta; che saria di troppo nostro commodo. Però è forza che tu, volendoti con esso meco godere, faccia, adesso che il commodo n’avemo, ché i servi tutti alla caccia sono usciti, che Alessio