Pagina:Parabosco, Girolamo – Novellieri minori del Cinquecento, 1912 – BEIC 1887777.djvu/362

oblio. Per che non passò troppo tempo, che Giovanni, ritrovando un giorno colui solo fuori della cittá di Lisbona, lo assaltò alla sproveduta con l’arme e l’uccise; e, subito doppo avere l’omicidio commesso, di Portogallo se ne fuggi e se n’andò in Biscaglia a Vilvao, donde egli era. Avenne adunque clie fu rapportata la novella al re della miserabile e improvisa morte del suo cortigiano, il quale in grande stima appo lui era, e sommamente, per essere egli gran cavalliere e in gran pregio, amavalo. Ma, piú non apparendo doppo questo caso nella corte Giovanni, e non sapendo alcuno ciò che di lui si fusse, fatto dagli altri cortigiani il re accorto della discordia che pochi giorni davanti era tra amendue costoro nata, e le parole ingiuriose seguite, subito avisò che Giovanni potesse di leggieri essere di questo omicidio stato il commettitore; e, investigando piú particolarmente la veritá del fatto, venne alla fine a notizia che egli era stato del suo cortigiano lo ucciditore. Laonde il re, di sdegno e di dolore ardendo, impose per questo misfatto sovra la per sona di Giovanni una grandissima taglia, per chi vivo o morto nelle sue mani lo desse. Era nella corte allora principale e mastro di casa uno nominato Piero, il quale, a tempo che Giovanni dimorava in corte, alla persona del re in un certo sospetto era caduto, si che egli si avea quasi messo in cuore di farlo amazzare. Di che Giovanni accortosi, e sapendo che di questo fatto Piero in atto alcuno non era colpevole, egli, che cameriere era, presa un giorno materia di entrare in parole col re di Giovanni, lo difese, e si fattamente con Sua Maestá operò, che fece al re quella sospizione, che sopra di lui aveva, lasciare. 11 quale sospetto e mal animo del re communicato poi Giovanni con Piero, e assicuratolo per la difesa che in favor suo fatta aveva, egli allora gli si mostrò molto tenuto e ubligato, come a quello veramente che dello scampo della vita sua era stato cagione. Ma, intendendo poco tempo appresso Piero, doppo l’omicidio da Giovanni commesso, la gran taglia dal re sovra la vita del commettitore imposta, senza essere egli stato da lui mai in altro tempo né in fatti né in parole offeso, ma forse dall’avarizia vinto e dalla grossa somma della taglia adescato.