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nimici? E, invece di comandargli come padre, fusse costretto a porgergli umili prieghi come prigione, che della congiura contra la patria si rimanesse, e quelli di pie e oneste lagrime bagnare? Sarò adunque io solo padre, che nella mia ultima vecchiezza mi vedrò davanti un figliuolo della patria nimico? E io solo avrò generato e nodrito la rovina della nostra cittá? O tristo, o dolente padre, non per altro sventurato e infelice che per «sser padre! — E dietro queste parole, che lo sconsolato vecchio avea dette, abondarono tanto le lagrime, che non potette piú oltra, ancoraché volesse, formarne alcuna. Onde, vinto Alardo dalle affettuose parole e dalle molte versate lagrime di lui, e piú ancora dalla tenerezza de’ suoi piccioli figliuoli, gittatosi del padre al collo e i figliuoli abbracciando, cosi disse: — O sommo e potentissimo amor della patria, come tu prima hai spente l’ire ed espugnato il mio cuore ch’io le mura di questa cittá, essendomi tu stato nella mente desto da colui, da’ cui pietosi e ardenti prieghi non potendo difendermi, fui nel primo assalto vinto! Ora dunque la patria, che è commune madre di tutti, mi teme e odia? E stima ch’io giá molto tempo non abbia altrove vólto il pensiero ch’ai suo parricidio, e da questo solo sia l’animo mio stimolato? Di questa adunque io non temerò l’autoritá, e la forza dell’amor suo non sentirò? la quale meco quasi tacitamente parla che nelle mie mani stanno di molti suoi cittadini le morti, in me il dannoso saccheggiamento di quella, la misera rovina delle sue mura e la straniera servitú del suo popolo. E, se la natura daprima a Dio e ai parenti con amorevole affetto ci inclina, e in quel tempo che noi venimo in luce, nel medesimo da questo celeste spirito siam nodriti e ricevuti in un certo e fermo luogo della cittá come della madre in grembo, io, del mio nido fuoruscito, cercherò di distruggerlo e, piú crudele ch’ogni empia fiera, sosterrò di lacerarlo? Non mi soffrirá il cuore giamai di ciò fare, quel che se ne debba di questo fatto seguire; né cosi fiero proponimento mi posso fermare nell’animo, che contra l’amata e cara patria, a cui la vita son debitore, incrudelisca. — Doppo avere Alardo queste parole dette, levò intorno a Londra lo essercito, posto da parte