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grado parrebbe che ne fossero stati cosi belli e morali avenimenti, che il giorno d’oggi si sono qui da voi raccontati, se per l’avenire cosi onesto diletto tralasciare volessimo. Ma, se in ciò il mio parere si seguitasse, io direi che quest’altro mercole vegnente noi ritornassimo in questo luogo, e il diporto d’oggi cosi fra noi prendessimo ragionando come abbiam fatto; e non solo questo seguente mercole a cotal piacere dispensassimo, ma tanti altri, quanti noia e rincrescimento non sentiremo apportarci: tanto piú che io non so quale si sia di voi, che cotanto si trovi nei negozi famigliari occupato, che un giorno almeno alla settimana in cosi lodevole trattenimento non abbia luogo di ricreare l’animo e ’l corpo. Certamente, di me parlando, non che io sia tanto in altre mie bisogne impacciato, ch’io lasci questo diletto; ma, se molte ne avessi, tutte per questo giorno le lascerei per non perderlo. Però, accioché ben si possa provedere nell’avenire, se cosi piacerá a voi di seguitare i presi ragionamenti, non a questa ora di oggi giudico quelli doversi incominciare, ma colá buona pezza doppo il vespro, quando in gran parte fia il sovrastante caldo diminuito, perché ci sia tempo abastanza per ragionare e per andarcene poi ancora a prendere verso il tardo, attorno le mura della cittá, dell’aria, secondo che in costume abbiamo. E, cotai modi laudevoli e dilettevoli parimente tenendo infino a tanto che per troppa continovanza ci divenisser noiosi, e il tempo e il caldo chetamente passeremo, senza che alcuno giustamente ci possa riprendere. — Cosi adunque ragionandosi infra di loro, ciascuno de’ sei giovani rimase contento che il mercole seguente si continuasse l’ordine di riducersi quivi insieme a ragionare come quel giorno fatto avevano, con quei modi che da messer Emilio furon detti. Ma, sopravegnendo la sera, mentre che i giovani per lo dilettevole giardino scherzando e diportando s’andavano, presero tutti dal signor della casa commiato. E cosi, senza dividersi l’uno dall’altro, motteggiando fra loro e tuttavia sovra le cose raccontate parlando, andarono intorno alle mura della cittá, dell’aria prendendo, infino a tanto che, appressandosi la ora della cena, si raccolsero alle loro case.