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— A ine pare che il mercole mattina vegnente, qua dove ora siamo, ci riduciamo insieme, per essere stato cotal giorno a Mercurio, dio della sapienza e spezialmente del parlare, consacrato; e cosi quel giorno noi, qua riducendoci, non avremo, per opinion mia, a cercare che ci sia apparecchiato un convito magnifico e splendido di molte e delicate vivande e di preziosi e finissimi vini, quasi in questo luoco venuti per ispendere la metá del giorno nella soverchia sazietá del ventre menandolo; ma, di un ordinario e moderato desinare contenti, doppo quello all’ora debita verso il giardino ci avieremo: ove credo sia bene che ciascuno di noi ai compagni ragioni qualche essem; lare avenimento, nel quale e la varietá degli accidenti o per fortunosi casi o per altra cagione avenuti, e alcun moral sentimento di quello, piacere e utile possa porgere agli ascoltanti ; onde il convito nostro, piú per questa cagione che per le isquisite vivande che v’abbia, splendido e magnifico nominare si possa. — Ugualmente fu da tutti i compagni accettato di messer Fabio il parere; e appresso con effetto lo dimostrarono, dicendo ognuno di loro che cosi si avea a fare. Per che, dato infra di loro ordine che il mercole mattina seguente quivi insieme a trovar si avessero, ed estimando giá essere tempo di doversi di quinci partire, ciascuno alla sua casa se n’andò, l’ordinato giorno con desiderio aspettando. Ora avenne che, in quei giorni appresso, l’uno di questi giovani, che fu messer Emilio, a me amicissimo, ad un certo proposito vegnendo, mi raccontò l’ordine posto tra loro di riducersi insieme, e tutto ciò che ragionato avevano quella sera di fare il mercoledí. Onde io, entrato in desiderio caldissimo di trovarmi a cotali ragionamenti e quegli udire, instantemente lo cominciai a pregare che volesse essere contento ch’io ne fossi partecipe: il quale, amichevolmente acconsentendomi, rimise in mio piacere il venirvi o no; di che io molto lieto e contento rimasi, parendomi un giorno mille onde a cotali ragionamenti mi trovassi. Ma, poiché l’aspettato giorno fu venuto, ciascuno de’ sei giovani, levato per tempo, secondo che s’era ragionato fra loro, all’ordinato luoco si ridusse, avendo prima uno di loro, a cui questo carico era dato,

G. Parabosco, Opere varie.

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