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non farò loro io piú onore a starmi cheto che a incominciare, per restarmi poscia stanco e vinto nello apparire delle loro maggiori e piú belle virtú? Chi non si smarrirebbe a vedersi comparire innanzi la bellezza d’una madonna Ippolita Varana, la quale cosi compiutamente adorna se ne va di tutte quelle eccellenze che ad una bella donna si convengono, che teme, chiunque la inira e contempla, che mai piú non debba nascere fra noi donna che bella sia, cosi si crede che il cielo e la natura si sieno impoveriti di grazia e di bellezza per farne a lei sola perfetto dono? lècci poi una madonna Giulia Bonfio, la qual toglie alle genti il timore che la Varana porge, ché, non men bella, gentile e valorosa, assicura che la bellezza e la grazia che comparte il cielo e la natura sia infinita, perché infinita essere in lei cosi come nella Varana si vede. Chi potrá raccontare la bellezza, la grazia, il valore di madonna Dorotea, di madonna Lucrezia Lambertina, e similmente di madonna Isabetta pur Lambertina, moglie del conte Alessandro nostro? Il quale, se non fosse se non l’aver per consorte cosi gentile e valorosa signora, devria desiderare che ogni giorno se gli appresentasse occasione di poner la vita a certo periglio per le donne, non che cosi contra lor mostrarsi ardente, come giá poco fa egli si dimostrò, se vi ricorda. Chi ardirá dire che si truovi una piú bella, piú gentile e piú valorosa al mondo d’una madonna Isabella Ruvina? Chi dirá che star non possi seco al paragone una sua sorella, detta madonna Pannina Ghisiliera? Ma eccovene otto, le quali fanno divenire la natura invidiosa di se stessa, percioch’ella non crede aver potuto far col suo valore cose si belle: madonna Lucrezia de’ Pepuli, madonna Iulia Bentivoglio, madonna Caterina Ghisilieri, madonna Lavinia Saracini, madonna Isabetta Felicina de’ Castelli, madonna Diamante Malvezza, madonna P.intasilea Ghisilieri, madonna Isabetta Fantucci. Madonna Leona dalla Volta nominarei ancora; ma temo che chi la conosce dica ch’io sia piú arrogante che saggio a voler ragionare d’una bellezza infinita. Dirò dunque solamente di lei questo: che saranno sempre ammirate e per miracolo guardate quelle donne che alla metá della sua bellezza e del suo valore arriveranno. Chi volesse