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il loro Battistero e il loro Cimitero. Poi i bimbi ruzzàvano, e quei monumenti parèvano protèggerli e non adontarsi.



Quel Battistero, quella Chiesa, quella Torre cantante, quel Cimitero, adorni dei più bei segni della resurrezione, che cosa èrano? Asilo e pàtria; il luogo del battèsimo, il luogo delle nozze, il luogo della pace. Una religione, insomma!

La speranza immensa abitava allora dietro queste porte. Oggi le nostre patrie sono più grandi, e vi sono tanti asili e tanti manicomi, con tanta igiene, che una volta non si conosceva nemmeno. Ma questi edifici moderni non sono belli. Perchè? Perchè non li ha edificati la pietà; e nè anche la religione. V’è bensì chi dice oggi di crèdere nella religione dell’umanità. Ma ci possiamo fidare?



Come fuggìrono veloci quelle ròsee ore del vèspero! Il monte di San Giuliano, dietro la Torre pendente, pigliava