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Socrate per le vie di Atene 71

in panciolle, libero di godere e niente lavorare.

— Altri, altri Dei più veri e più Grandi.... — disse Socrate.

— Questi li hai tu nel tuo cervello strambo, o Socrate. Va là, non mi far pensare! Sai tu perchè Giove ha quella bell’aria gioviale; è sereno, olimpico, beato, ed è decorato di quella bella barba nero-turchina, con quella capigliatura solida che gli ha appiccicato Fidia? Perchè pensa poco, caro! Perciò non ha mai mal di testa. La sola volta che se la sentì un poco pesante, prese una purga e venne fuori Minerva: una dea, sia detto fra noi, un po’ turbolenta e seccante, benchè sia la protettrice della nostra città.

E colui se ne andava.