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re, per distruggere il militarismo prussiano, per dare la libertà ai pòpoli».

Ma sopraggiunse Lenin, e prometteva ai popoli qualcosa di meglio che la libertà! E allora in Italia scoppiò un tale entusiasmo per Lenin, che questo entusiasmo fu persino chiamato tradimento.

Non è esatto dire tradimento. L’Italia è sentimentale, inguaribilmente ideològica.

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L’onorevole Arturo Labriola parla dell’anima slava, «ebbra di pace, ossessionata di pace, fanatica di pace».

La Russia, cedendo a Brest-Litowski, ha subito grave onta.

«E per questo? — dice un nostro autorevole socialista. — Se la Russia sta male, i russi stanno bene».

Lenin distribuisce le terre ai contadini. Doveva uscirne il comunismo, ma non ne uscirà, sempre per quella ragione: amphora coepit institui, cur urceus exit?

Ma Lenin che divide le terre ai mugic, è per molti il più grande fatto storico dopo Cristo.