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374 Diario sentimentale

mente lungo la frontiera dell’Isonzo, limitando le operazioni nel Trentino all’obbiettivo di rettificare nel modo migliore possibile quella minacciosa frontiera.

Il poeta X*** tenne al teatro Dal Verme un discorso magniloquente di astratti. Egli avrebbe dovuto dire che noi entrammo in guerra quando credevamo che i russi, stessero per arrivare a Vienna. Proprio il contrario di quello che dice la Stefani! Seguitando con questa retorica patriottica, l’Avanti! finisce con l’aver la sua ragione.

***

Incontro per via S. Margherita l’avv. M***, padre. Elegantemente vestito di nero (lutto stretto), baffi erti, bianchi, sigaro virginia lungo dritto.

Ha gli occhi rossi. Parla. Io non oso interrogare.

— Sua madre — dice — lo vede da pertutto.

Morto? Suo figlio è morto?

Mi abbracciò la scorsa estate per via: felice, splendente! Portava l’assisa nera e rossa da ufficiale dei bersaglieri. Sento ancora le sue ultime parole: