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XIII

USI NUZIALI



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chi non conosce la società degli Indiani selvaggi deve parere che la lor vita sia sterile moralmente e materialmente. Eppure non è così; il selvaggio ama, odia, ha ambizioni, ha gioie, ha pericoli, ha glorie! Ha religione, ha paure! E in coteste società primitive si agitano tutti gli affetti umani, come tra i Cristiani, soleva dirmi Faustino quando lo interrogavo sui moventi intimi della vita indiana.

La donna anche tra loro è una delle passioni principali; e benchè ai Cristiani possa perere troppo aggravata, vedendola carica della soma a lato dell’uomo che porta solo le sue armi, pure non vi è trattata peggio della immensissima maggioranza delle donne tra noi, non potendo aver importanza l’eccezione delle poche signore nostre che non faticano perchè pagano altre che fatichino per esse.

D’altra parte l’Indiano non cammina senza proporsi la caccia, e senza il timore di battersi. Come dunque potrebbe provvedere alla offesa e alla difesa quando egli fosse il caricato?

Al contrario, la parte della donna nella società indiana è perfettamente regolata coi bisogni sociali e con le sue attitu-