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fazione all’ormai rarissimo Salterio in versi del Pralea1. Dati poi gl’intenti patriottici e politici, coi quali, intorno al 1836, sorse il teatro in Rumania2, è chiaro che non ci sarà da fare alcuna meraviglia, se al Metastasio troveremo ben presto sostituito l’Alfieri, sì da non poter qui registrare che una sola recita della Didone (a Iași il 1833 per opera di giovani dilettanti italiani) e una (molto problematica) del Catone in Utica (1835).

Se a questa messe non certo abbondante, aggiungeremo: una traduzione (dal francese di Rousseau) della Libertà, dovuta all’Alexandrescu (1847), qualche citazione (e non sempre in italiano) di versi e strofette metastasiane in Aristia (1829 e 1843) e Negruzzi (1808-1868); ne avremo abbastanza per conchiudere che il Metastasio, almeno per ciò che riguarda la Rumania, meritava una fortuna ben maggiore, anche perchè la capricciosa e volubile dea, che gli aveva giocato il tiro di procurargli una traduzione a stampa dell’Achille in Sciro, incrudelì facendogli restare inedita la traduzione del Beldiman (della Clemenza di Tito), disperdendo quelle del Crișan, e togliendo la voglia di proseguire a Budai-Deleanu, che pur con tanto entusiasmo aveva incominciato la traduzione del Regolo!

Ma sarà tempo di veder le cose un po’ più da vicino.

Ienăchiță Văcărescu, malgrado l’entusiasmo che nella Prefazione alla sua Grammatica mostra professare per l’autore della Didone e del Regolo, fece in fondo

come quei, che va di notte.
Che porta il lume dietro, e sè non giova,
Ma, dopo sè fa le persone dotte.3

Non a lui, che s’ispirò di preferenza alle fresche sorgenti della poesia popolare, e ai vecchi metri si tenne sempre stretto; ma



  1. Psaltirea | proroculul și împărat | David | în verșuri a[l]căiuită | de | micul între musicoșii sistimii vechi | Ioan Prale din Iașul Moldovii | In zilele tristilor intâmplări ce s’au început | prin Țările Românești din anul 1821 | spre a să înnoi aducerea aminte de cele ce strigă Psalmii: și spre folosul | celor de națila sa Români, și a iubiților lor: acum întâi cu cheltuiala sa, la | Brașov | s-au typărit în typografiia D. Franțisc de | Șobelt, prin Fridrih Horfuri, | 1827.
  2. Cfr. in questo volume il saggio sulla Fortuna del teatro alferiano in Rumania.
  3. Purg., XXII, 67-69.
R. Ortiz. 15