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ORO


I.

— Mostratemi dunque un piedino.

Ella lo allungò subito fuori dalla corta sottana nera.

— Grazie, principessa.

— Mi avete riconosciuta? — domandò con un tremito nella voce sottile, abbassando vezzosamente il volto sotto il mascherino per guardare la scarpetta scollata, in pelle bronzina, a bottoncini rotondi sopra un fianco, che teneva ancora alzata.

— Talento di calzolaio! — l’altro replicò, mentre il gruppo delle maschere si scioglieva come per incanto a quel nome di principessa.

Infatti Lelio Fornari, non ancora celebre, ma già abbastanza noto per un romanzo crudele di satira contro le signore della città, aveva pronunciato quel titolo con una inflessione di voce ben diversa dal tono mordace, col quale da mezz’ora teneva testa agli attacchi di tutte quelle mascherine borghesi. In fondo il suo spirito, bizzarro ed altero, si compiaceva di tale minimo trionfo al veglione del grande club cittadino, ove capitava-