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si è raccolti, può indietreggiare o essere strappata senza lacerare la coscienza nazionale. L'eroismo è una rivelazione improvvisa, che illumina le anime nell'ora della morte e ne toglie ogni paura, ogni desiderio mondano.

Urrah, colonnello! Lo ha raccontato qualcuno dei feriti, che voi, ultimo a cadere, credeste già morto. La battaglia, nella quale Dio solo vi guardava, è già passata nella storia: tutto è noto; la vostra estrema parola, il vostro saluto prima di morire ai fratelli morti è stato raccolto da tutto il mondo.

Fu un agguato imprevedibile, inevitabile. La vallata era angusta; vi ritraeste sul colle. Gli abissini sorgevano da ogni banda, volanti su cavalli sfrenati. Le loro urla sembravano venire dai deserti; erano confusi come il turbine. Un abbarbaglio di fiamme bianche vampeggiava sulle pelli dei loro scudi e sul ferro delle loro armi. Non era possibile contarli; erano troppi per essere battuti, troppi ancora per non sopraffarvi. Erano l'Africa selvaggia, nuda e nera nel sole, che sitibonda di sangue uccide quando perde, uccide quando trionfa, perchè la morte è il suo solo pensiero e la sua unica sensazione. Il suo ruggito, circondandovi, era come quello de' suoi leoni, quando sentendosi sicuri della