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a traverso ogni luogo e malgrado ogni passaggio, essi restano impassibili a traverso le sensazioni di tutti.

E così somigliano ai grandi individui della storia, incogniti tra l'egoismo ignorante della piccola gente che non distingue quasi mai il personaggio decorativo dal personaggio storico, mentre la natura anche più indifferente si varia pei campi, e tutti i suoi viventi non hanno per la strada la più vaga delle attenzioni. Che Giulio Cesare discenda la via Emilia verso il Rubicone, o una compagnia di gladiatori la rimonti verso il circo di Verona, per gli uccelli che cantano e pel ramarro che fischia la cosa è ben indifferente. Invano gli uomini sopraffatti da tragico senso scrutarono spesso nel volo degli uccelli o nelle viscere dei buoi il secreto delle imprese nelle quali si sentivano mortalmente attirati. Le cornacchie migranti a sera sui campi per andare a dormire lungi lungi non mutarono mai il battito delle ali perchè uno sguardo ansioso di aruspice lo studiava dalla strada; ma se nel loro piccolo cervello di volatili avessero potuto supporre che gli uomini, soli pensatori nella natura, cercavano nel moto delle loro ali un indizio per la sorte delle imminenti battaglie, avrebbero certamente sorriso se il becco l'avesse loro permesso.

Che importa all'usignuolo nascosto nel fogliame