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caso era subitamente, irreparabilmente perduta. Se il pontificato, come organo magno del cattolicismo proseguendo la conquista religiosa del mondo è più o meno in collisione con tutti i governi; il papato sopravvissuto nel suo spirito non ha più che un ideale, la distruzione della monarchia, che lo ha sostituito.

Ma intanto il pontificato, sicuro di non perire che colla propria religione, si dispone a riordinarla per prepararsi alla grande battaglia, che la democrazia gli darà nel giorno stesso del proprio trionfo. Allora il pensiero storico e il pensiero divino, urtandosi, creeranno la più bella epopea del pensiero umano.

Leone XIII forte della nuova unità monarchica cementata dall'ultimo dogma della infallibilità, che gli permette un più rapido e sicuro maneggio di tutte le forze, ha gettato il primo grido di guerra per riconquistare storia e filosofia: e gli bisogna riorganizzare le scuole rifondendone gli statuti, reintegrandone i programmi. Gli ordini monastici necessari a tutte le religioni non funzionano quasi più. Il monachismo ha due principii. L'uno passivo, e crea ospedali per tutti i vinti della vita che vogliono fuggirla senza perderla, per tutti i malati che inetti a vivere nella storia si rifugiano nell'astrazione divina e non comunicano più coll'umanità