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ccpar della lingua ; le quai cose dan chiaro indicil, quella parte essar grauemen te offesa. Comprendesi ne’ caualli dal tener essagli occhi aperti, e sbattuti, e dal non ueder la uia; tl che si conlsice, percilche dan del capo ne muri, e senJpre r notano , come il mol ino. La uera cura de’ratilnali è il darsiuocl alla cornm'siu ra coronale .il che facendo si disseccano le humidità superflue, e s’asciuga il cie-labro, ese libera da offesa cosi nlceuole. Ma al caualll gilua l’insiagnia del Zusi-su; & dopo questa quella de' stanchi, per diuertir la materia. Vuoisi altresi por

lo in luogo oscuro, e senza punto di luce, elontan da rlmlri ; & iui lasiciarlo sulo: accio che’l cielabro piu nln s’alteri, e nln si turbi. Purgati plseiaper l’in sugniagli humlri stimerò ben fatto il fargli nel meza della fronte un cauterio cln un bottlnettl di fuoco; ouer l’aprirgli fra l’un’ oc chil e l’altro la pelle , clme della fronte si dissa, esseoperto l’ossa, deliramente raderlo cln ferro a ciò atto ssa nl al prime panni coll , tantl di quell lssa in cerchio superficialmente togliendo, quanto apprenda un feudo & dopo ciò il medicarlo per quattro di con quella lauanda. Togli adunque Sangue di Drago ridotto inpoluere un terza d’onc. Mirra, un terza d’onc. Mastice, un terza d’onc. Incensio un terza d’onc. Fa tut te queste cose bollir con uino, e del liquor la piaga tieni per lo detto soatil bagna ta.Indi gli fa un cauteril supra la nuca, dall’una allaltra parte del lacertl fa-cendl passare un laccil: cheper clsisutta diuersilne diuerrà suno il caualll.

Il fine del Secondo libro.