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TRATTATO DI NOBILTA’

ORAZIONE PRIMA DI P. CORNELIO SCIPIONE CONTRO GAIO FLAMINIO.

Spesse volte apprèsso de’ nostri antichi è stato dubbio, che molti nella felicità della generazione, cioè in nobiltà di sangue, molti in abbondanza di ricchezze, e più nella gloria delle virtù giudicano essere Nobiltà. La qual cosa, perchè a me pareva bellissima e degnissima di disputazione, e assolutamente parlato non ne trovava, ordinai appalesare in lettere, e in questa allegra maniera da dichiarare e interporre, nella quale molto l’età delli antichi si dilettava, dove qualunque dubbie e non dichiarate quistioni acconciamente e attamente possono essere trattate.

Certo, o Principe gloriosissimo, lume unico del nostro secolo, a te questa disputa della Nobiltà, ora, in queste notti della pace, declarata, meritamente stimai da mandare. Perchè giammai più convenientemente, che appresso la clarità tua, sermone di Nobiltà avere non si può, nè ad alcuno, più che a te questa orazione pare da doversi dare, al quale certamente puote essere detto sermone di Nobiltà. Perchè se della felicità della generazione diciamo, chi è oggi Principe intra le province d’Italia, che per antichità degli antenati suoi può essere detto più chiaro del tuo sangue, o simile gloria può avere? Se