Pagina:Opere scelte di Ugo Foscolo I.djvu/247

210


Dante, nato in un secolo barbaro e fornito di gigantesco ingegno, più che altri mai ha dovuto soffrire delle conseguenze di questo dotto fanatismo. Di tutti i poemi epici, la Divina Commedia si è quello in cui il più de’fatti sconosciuti e dimenticati si trovano vagamente rimembrati o piuttosto indicati alla sfuggita. Desso considerar si potrebbe, in certa maniera, come l’enciclopedia del secolo decimoquarto. Egli è desso il sunto de’costumi, delle idee, delle passioni, delle rimembranze del medio evo. Fisica, metafisica, scolastica; nuove invenzioni; spiegazioni in que’ tempi alla moda de’naturali fenomeni; menzione degli uomini celebri del suo tempo e degli antecedenti secoli; nulla vi si lascia sotto silenzio. Lo si vede andare innanzi a’suoi contemporanei; additar con giustezza la proporzione dell’angolo d’incidenza con l’angolo di riflessione; profetizzare parecchie delle grandi scoperte che accelerar dovevano la civilizzazione d Europa; antivedere in un verso l’attrazione universale:

                                        Il punto
Al qual si traggon d’ogni parte i pesi

Inf., cant. 34, v. 110.


chiamare il sole «primo ministro della natura, che penetra il mondo della virtù celeste, e