Pagina:Opere matematiche (Cremona) I.djvu/60

46 sulle linee del terz’ordine a doppia curvatura.


La simmetria di questi valori mostra che anche le rette nelle quali il piano w = 0 è segato dai piani θ1 θ3 θ4, θ2 θ3 θ4 sono tangenti alla medesima conica. Ossia: se un piano sega una cubica gobba in tre punti, le rette congiungenti questi punti, e le rette secondo le quali il piano è segato dalle facce del tetraedro che ha i vertici in altri quattro punti della medesima cubica gobba, sono tangenti ad una stessa conica. Di questo teorema è conseguenza una elegante regola enunciata dal sig. Chasles per costruire per punti la cubica gobba, della quale sono dati sei punti (12).

10. La conica ora determinata varia nel piano w = 0 col variare il tetraedro θ1 θ2 θ3 θ4, mantenendosi però sempre inscritta nel triangolo xyz. È evidente che se si tengono fissi i punti θ1 θ2 θ3 e si fa variare θ4, le coniche corrispondenti a tutt’i tetraedri che hanno tre vertici comuni sono inscritte nello stesso quadrilatero. La quarta tangente comune è la retta comune intersezione del piano w = 0 e del piano θ1 θ2 θ3. Questa retta corrisponde al triangolo θ1 θ2 θ3. Tenendo fissi i punti θ1 θ2 e variando θ3, le rette corrispondenti agl’infiniti triangoli che hanno due vertici comuni passano per uno stesso punto (θ — θ1) (θ — θ2) x = θ2y = θ1 θ2 z il quale è la traccia della retta θ1 θ2 sul piano w = 0. Questo punto corrisponde alla corda θ1 θ2 della cubica gobba. Se teniam fisso il punto θ1 e variamo θ2, quel punto descriverà la conica:

θθ1 zy — (θ — θ1) θ1 xz + (θ — θ1) θ xy = 0


ossia

lyz + mzx + nxy = 0          ove          


la quale risulta segando col piano w = 0 il cono che ha il vertice al punto θ1 e passa per la cubica gobba. Variando anche θ1 le infinite coniche analoghe alla precedente sono inviluppate dalla linea del quart’ordine:

z2y2 + x2z2 + y2x2 — 2x2yz — 2y2zx — 2z2xy = 0


ovvero


la quale è la medesima risultante dal segare la superficie 3) col piano w = 0. Ossia: le coniche risultanti dal segare con un piano qualunque i coni di second’ordine passanti per una cubica gobba sono inviluppate dalla linea del quart’ordine che si ha segando col piano medesimo il fascio delle rette tangenti alla cubica gobba.

11. Si consideri il punto dello spazio pel quale passano i tre piani osculatori della cubica gobba:

A = 0,          D = 0,          A — 3θB + 3θ2C — θ3D = 0.