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questi anco in breve si ridussero a quattromila. Il Turco non fece altro in quella campagna che prendere Nehausel. Appresso vennero gli ajuti dell’imperio e della Francia, e così si potè combattere a S. Gottardo. La battaglia seguì il dì primo d’agosto dell’anno 1670. P.

26 La battaglia durò sette ore. Il Capitano non ebbe meno a combattere col valore de’ Turchi, che colla diffidenza de’ proprii generali. La pace venne in conseguenza di sì segnalata vittoria. P.

27 Nella guerra de’ Francesi il Montecuccoli riuscì di ciò che più importava, della presa di Bona, la quale assicurava la libera comunicazione colle provincie-unite confederate di Cesare. Nondimeno gli alleati non furon contenti di lui, ed ei dovette dimettere il comando1.

La campagna seguente dimostrò qual fosse il pregio di tanto uomo, appunto a quel modo che il pregio dell’aria si conosce nel vuoto Boileano, quando ella ne

  1. Raimondo non volle e per l’onor suo e per l’onore delle armi cesaree sottostare all’Elettore di Brandeburgo che presumeva di capitanare tutti gli alleati. Però senza sciogliersi palesemente dalla confederazione, comandava i proprii eserciti emancipandoli dal consiglio de’ Principi alemanni. Ma il Principe di Lobkowitz, ministro di Leopoldo I, vinto o da’ maneggi di Brandeburgo o dalla propria invidia, tentò di calunniarlo presso l’Imperadore: non riuscendo, foggiò una lettera col sigillo imperiale, ordinando al Conte di non combattere. Però il Montecuccoli si finse infermo, e dimorò a Paderbona finché dagli alleati, e da’ nemici che si maravigliavano di quell’ozio, fu costretto ad andare a Vienna. Si scoprì la frode del Lobkowitz: fu da prima punita, e poco dopo perdonata. Ecco le ragioni vere, memorate in tutte le storie delle guerre di Luigi XIV, per cui il Montecuccoli lasciò gli eserciti confederati — Frattanto, mentre Raimondo stava lontano dagli eserciti, gli eserciti comandati dal Duca di Lorena, e dal Conte Caprara, furono dal Turenna sconfitti a Sintzheim, nel Palatinato; poi comandati dal Duca di Beurnonville, furono dal Turenna battuti a Ensheim presso Strasburgo. Opposero finalmente al Turenna i Principi alemanni 60000 uomini; e il Turenna con un esercito di 30000 li costrinse a perdere il campo nelle pianure di Colmar, ed a ripassare il Reno. Dopo queste calamità dell’Impero germanico, molti Principi si sciolsero dalla lega, e la salute dell’Austria fu riposta in un piccolo esercito comandato dal Montecuccoli, che tornò dall’esilio come Camillo. F.