Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo III.djvu/227


LIBRO SECONDO 217

nostro volere che il solo Belisario regga e valgasi di tutte le truppe siccome giudicherà della maggior convenienza. Voi tutti lo dovete seguire cooperando ai vantaggi dell’imperio nostro.» Tale si era il foglio di Augusto, e Narsete cogliendone le ultime parole si protestava sciolto dall’obbedienza agli ordini di Belisario, essendo che di presente costui manometteva gli imperiali vantaggi.

CAPO XIX.

Belisario assedia Urbino. — Narsete parte dal campo. Gli assediati per difetto d’acqua arrendenti agli imperiali. — Giovanni assalta indarno Cesena; ricupera Imola e tutta l’Emilia.

I. Belisario terminate queste cose spedisce Peranio con molte truppe ad assediare Orbibento, ed egli tantosto conduce l’esercito ad Urbino città forte e custodita da sufficiente numero di Gotti (da Arimino ad Urbino havvi una giornata di viaggio per un ben cinto camminatore), ed accompagnanlo Narsete, Giovanni e gli altri duci tutti. Venuti in vicinanza della città piantarono due campi sull’ultimo poggio, non estimando conveniente di rimanersi uniti, Belisario là dove la città volge ad oriente, e Narsete all’occaso. Urbino giace su di rotondo e molto elevato colle non frastagliato da precipizj, nè affatto inaccessibile; è non di meno malagevole da montare per la sua grandissima erta, soprattutto appiè della città, alla quale mette da settentrione una via nel piano; così, giusta il detto, i Ro-