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CAPITOLO VIII.

AGRICOLTURA, COMMERCIO, POPOLAZIONE, LUSSO, VIVERI.

§. 1.

NEi Governi moderati, e dolci si veggono moltiplicare in maggior numero quelle ricchezze, che vengono dalla cultura, e quelle, che vengono dalle arti; perchè ciascuno volentieri moltiplica in quella cosa, e cerca di acquistare quei beni, che crede, acquistati, potersi godere. Onde ne nasce, che gli uomini a gara pensano ai privati, e pubblici comodi, e l’uno, e l’altro viene maravigliosamente a crescere.

§. 2.

La sicurezza pubblica, e la protezione sono il nervo dell’agricoltura, e del commercio; perciò deve il Principe animare i Sudditi a potere quietamente esercitare li esercizj loro, e nella mercanzia e nell’agricoltura, e in ogni altro esercizio degli uomini; affinchè quello non si astenga d’ornare le sue possessioni per timore, che non sieno tolte, e quell’altro di aprire un traffico per paura delle taglie; ma deve preparare premj a chi vuol fare queste cose, e a qualunque modo ampliare la sua Città, o il suo Stato.

§. 3.

Le possessioni sono più stabili, e ferme ricchezze, che quelle fondate sulla mercantile industria.