Vidi una volpe, maligna e importuna,
Che non trova già rete, che la pigli; 33E un can corso abbajar alla Luna.
Vidi un leon, che s’aveva gli artigli,
E denti ancor da se medesmo tratti 36Pe’ suoi non buoni, e non saggi consigli.
Poco più là certi animai disfatti
Qual coda non avea, qual non orecchi, 39Vidi musando starsi quatti quatti.
Io ve ne scorsi, e conobbi parecchi,
E, se ben mi ricordo in maggior parte 42Era un miscuglio fra conigli, e becchi.
Appresso questi un po’ così da parte
Vidi un altro animal, non come quelli, 45Ma da natura fatto con più arte.
Aveva rari, e delicati i velli;
Parea superbo in vista, ed animoso, 48Talchè mi venne voglia di piacelli.
Non dimostrava suo cuor generoso,
Gli ugnoni avendo incatenato, e i denti; 51Però si stava sfuggiasco, e sdegnoso.
Una................................
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Vidi...............................
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Poi vidi una giraffa, che chinava
Il collo a ciascheduno; e dall’un canto 60Aveva un orso stanco, che russava.
Vidi un pavon col suo leggiadro ammanto
Girsi pavoneggiando, e non temeva 63Se il mondo andasse in volta tutto quanto.