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Libro quarto, Ode XIV. 193


Per ben tre lustri Fortuna prospera
    Diede alla guerra fin favorevole,
        E la lode e gli ambiti onori
        40Ad imprese compiute concesse.

Te il non mai prima domabil Càntabro,
    Te il Medo e l’Indo, lo Scita nomade
        Stupisce, o custodia presente
        44Dell’Italia e di Roma signora.

Te il Nil che occulte serba le origini
    Delle sue fonti, te l’Istro e il rapido
        Tigri e l’oceano che strepe
        48Mostruoso a’ remoti Britanni,

Te Gallia ascolta di morte impavida
    E la feroce terra d’Iberia;
        Te, l’armi deposte, il Sigambro
        52Gavazzante nel sangue, rispetta.


13.—Rapisardi, Opere. Vol. V.