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Parte prima, libro I 17

     145Poderosi giumenti, a cui l’incarco
     Dei fecondi ricolti era fidato.
     Chi inoltre annoverar tutte potrebbe
     Dei belanti le torme? Il vagabondo
     Arabo avventurier, che con la lercia
     150Famiglia e col destrier fido e il camello
     Inseguia l’orme della sua fortuna,
     Consistere vedea sui verdi colli
     Come un’immensa candidezza, e tosto
     Riconoscea le innumerate gregge
     155Di quel felice, onde suonava il grido
     Per ogni terra orientale: il bruno
     Tozzo mordea con l’affilato dente,
     Mentre nell’occhio gli guizzava un bieco
     Desiderio di sangue e di rapine.
     160Sparse al centro sorgevan le capanne
     Dei bifolchi, dei servi e dei pastori
     E più folte ai confini, onde la terra
     Strenui custodi e difensori avesse.
Tali del giusto Usita eran le case,
     165Tali i campi, gli armenti e il simo gregge.
     Ne men dei campi e delle torme brute
     Sotto allo sguardo del Signor vigea
     La famiglia di Giobbe: erano sette
     I figli suoi, tre le figliuole, molto
     170Il popolo dei servi e dei cultori,