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antonio fogazzaro 39

a Roma. Egli è sincero, e io ne sono orgoglioso perchè egli molti anni fa mi scrisse che la lettura del Daniele Cortis lo aveva tanto confortato nella sua fede novella.

— Ma questo suo misticismo fa capo a una sua fede intima, unica, originale, o ritoma nel gran fiume del cattolicesimo?

— Oh, io sono cattolico rigido, severo, convinto. Alla mia fede non concedo dubbi od oscillazioni. Io non mi foggio una religione comoda e mia, ma accetto sottomesso il cristianesimo cattolico, e ne sono entusiasta. Bisogna guardare il cattolicismo con occhi che giungan lontano.

In Italia è stato ed è sempre piccolo e pusillo, nella sua veste apparente. Guardi in America la questione dei Knights of labour che prima fu ripudiata dall’arcivescovo di Quebec e poi fu accettata dai prelati più accorti e più savii con parole tali che qui in Italia sembrerebbero impossibili in bocca di preti. Essi giunsero a proclamare la massima che la Chiesa deve assecondare i movimenti delle mag-