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matilde serao 237

preserva da ogni corruzione del tempo. Questo io penso. Le altre opere (e sono poche) redatte nel linguaggio purissimo e gelido vivranno? Noi quattro (intendo Verga, de Roberto, me e un po’ Capuana) accusati di scorrettezza abbiamo un pubblico che ci segue e ci legge: perchè nella posterità dovremmo morire? Il romanzo è recente forma d’arte, e non ci sono argomenti storici in contrario. Staremo a vedere.

— Una questione più pedestre. Ella che è certo tra i pochi scrittori italiani le cui opere si vendono a parecchie edizioni, non crede che un positivo danno all’incremento della letteratura nostra derivi dai pochi o inesperti editori?

— Certo. Essi sono pochi e tutti inespertissimi, anche i due o tre maggiori. Se poi sono onesti, la loro inesperienza aumenta in proporzione della loro onestà, e il libro è spedito a venti, trenta corrispondenti e poi condannato a morire. Se poi sono disonesti, guai al povero autore!