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al mio onore! Immaginatevi la scena fra me e l’Emilia! Una scena d’inferno.
— E ora come siete rimasti!
— Lei è tornata presso sua madre, e io, con la morte nell’anima, ho preso la strada ferrata.... per non commettere un delitto!
*
— Meno male, — disse Laura, — che si trattava d’un amore platonico....
— Tutto sta bene, — replicò Vittorio con amaro sorriso — ma fra due persone innamorate chi può dire dove finisce l’amore platonico e dove principia quell’altro.... senza Platone? Credetelo, Laura: questo è stato per me un gran colpo. Io vado incontro a una malattia grave, a una malattia che forse mi condurrà al sepolcro!
— Le solite esagerazioni, amico mio! Se le burrasche coniugali portassero seco una malattia, a quest’ora tutto il mondo sarebbe uno spedale.
— Io lo domando a voi! Si può trovare un uomo più infame di Giorgio?
— Tutti gli uomini, in certi casi si somigliano.
— Non lo dite! non lo dite! Io, per esempio, ho avuto sempre un culto, una religione per l’amicizia.
— Sarà!...
— La moglie dell’amico, per me, è stata sempre una cosa sacra, inviolabile..., non lo credete?