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— Adagio! Non mi far dire delle scioccherie. Ho detto che c’erano delle buone intenzioni: ma c’era anche molta roba da chiodi, della roba, credilo, da farsi tirar dietro le panche. Ti assicuro che in certi momenti non son potuto più stare alle mosse: ho dovuto fischiare anch’io. E sai se io ti sono amico!... —

*

Giunto nella sua cameretta, l’autore si abbandona spossato sopra un canapè o sopra una seggiola a bracciuoli, e riandando con la mente le speranze dileguate in un attimo e meditando sulla ingiustizia del pubblico e sulla poca coscienza di certi artisti teatrali, giura solennemente di volersi vendicare.... E vendicarsi come?

Ahimè! scrivendo subito un’altra commedia!

Egli è appunto questa ignobile smania di vendetta che ha fatto pullulare, e moltiplicare in Italia tanti commediografi di tinta falsa e tanti Congressi drammatici, con Soldatini e senza soldatini!...

Oh! Iddio nella sua infinita bontà e misericordia, fu così generoso una volta da regalarci quel brav’uomo di Carlo Goldoni; ma dopo ce l’ha fatto tanto scontare!