Pagina:Nuovi poemetti.djvu/185


gli emigranti nella luna 169



canto quinto

L’altra faccia lunare


i


Crescea la luna. Ognuno già per ogni
plaga passava come a lui straniera.
3Ognuno al Lago ora pensò, dei Sogni.

Forse la morte non temean, tant’era
la lor tristezza. E il Lago era pur bello
6con le bianche ninfee di primavera!

Ivi abbracciato al dolce oblìo gemello
era il ricordo. Ivi cantava un nido,
9da sè, partito ch’era già l’uccello.

Cantava il cuore, ora, da sè, col grido
d’allora, a notte! E ve l’udian cantare
12i soli morti assisi lungo il lido.

Ed era il Lago ora nel lume, e chiare
fiorian le schiume. Ecco, una luce scialba
15si diffondea nel Caucaso lunare.