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82 prologo.

E dove mi ficcate la traduzione della Pucelle d’Orléans fatta dal Monti e venuta in luce da pochi mesi? Bel caso fu questo! Il Monti, assunto già sugli altari dell'ideale, sta per esserne precipitato, ed i filistei si alzano già in punta di piedi per gridargli raca. Bel caso!

E pure quella traduzione è fatta per bene, tanto come quella delle Satire di Persio, filistei pudicissimi. Scandalizzatevi pure, pusilli, che noi non ci metteremo al collo la pietra molare poichè, se voi svolgete quelle pagine per trovarci gli amori dell’asino con Giovanna, noi non cerchiamo sì fatte cose. Cerchiamo là quel sale attico che Aristofane versò a piene mani nelle sue libere commedie e che gli ateniesi gustarono plaudendo, essi che di quel sale attico probabilmente se ne intendevano. Quel sale attico che conservava le opere d’arte vive e fresche, mentre i dolciumi vostri passano così presto allo stantìo. Ben venga magari anche la traduzione della Guerre des Dieux di quel Parny che il Rapisardi conosce molto. Se fosse ben fatta diremmo bene; diremmo male se fosse mal fatta. Voi inorridireste in tutti i modi leggendola avidamente cogli occhi fosforescenti.