Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
59 |
si slancia fuor dalla mischia e de’ cadaveri a recar solo una trista novella. Il vincitore, ritto sull’infocato corridore, è tratto oltre impetuoso; ma indietro volgesi intanto, e leggermente incurvandosi, è per finir della sua asta micidiale l’avversario abbattuto. Cavalli e cavalieri in varie attitudini e in iscorcio o di prospetto sono egregiamente disegnati ed aggruppati con arte squisita»1. Due cacce maestrevolmente dipinte osservansi in due grandi piatti del Museo Bonghi; in uno è figurata la caccia dell’orso colla lancia, e in un altro la caccia col falcone e coi segugi.
Costumi e scene familiari. Si piacquero i nostri artisti di colorare diverse costumanze contemporanee e patri scene: con le quali ci lasciarono la memoria delle varie fogge di vestire usate a quei tempi. È notabile nel Museo Bonghi un piatto, nel quale è rappresentata la mensa di Enrico IV, di cui l’artista ci ha dato un vivissimo ritratto.
Paesaggi e scene campestri. Le dilettosissime scene, che lo spiritoso disegnatore trova ne’ nostri Apruzzi, presentano immagini sì varie e vive, e tanto acconce a comporre paesaggi, che non fa mestieri giuocar di fantasia, e dilungarsi molto dal vero. Da questo avvenne che quasi tutti i nostri pittori posero mano a dipingere paesi e scene pastorali; e divennero in questo genere di dipintura assai celebre. Piacemi al