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Capitolo Primo

Cenno storico di Castelli.


Chi viene in Italia dalla parte d’oriente, entrando per l’Abruzzo teramano, vede di fronte il gruppo più grande di monti che formano gli Appennini: e dalla vetta più alta, che le altre di tanto sovrasta, riconosce a prima vista il Gran-Sasso d’Italia, detto altrimenti Montecorno alla destra del quale la catena degli Appennini alquanto declina, e dopo parecchi monticelli, si eleva di nuovo formando altro gran monte, che chiamano le pareti; perchè tagliato a piombo come un’enorme muraglia. Le sue falde son circondate da folto bosco di faggi, che estendendosi in sotto, finisce al cominciare del piano di S. Salvatore; così detto da un antico ed illustre monistero di Benedettini. L’un lato di questo piano è bagnato dalle fresche acque del Leomogna, e l’altro dall’umile Rio: i quali strisciando sempre ai fianchi di esso, vanno via via restrigendolo; finchè dandogli forma di angolo, si uniscono insieme, e serpeggiando altro poco, sboccano finalmente nel fiume Navone.