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il valore del mito 199


ogni cultura va spoglia della sua sana e naturale energia creatrice; solamente un orizzonte cosparso di miti raccoglie nell’unità un intero movimento di cultura. Solo il mito salva tutte le forze della fantasia e del sogno apollineo dal loro vagabondare senza direzione. Bisogna che le immagini del mito siano i non visti e onnipresenti spiriti indigeti, sotto la cui egida crescono le giovani anime, e al cui segno l’uomo maturo comprende la propria vita e le proprie lotte; e anche lo stato non conosce leggi non scritte più potenti degl’istituti mitici, che garantiscono il suo rapporto con la religione, la sua provenienza dalle rappresentazioni mitiche.

Proviamo ora, invece, a contrapporre a ciò l’uomo astratto, non guidato dai miti, l’educazione astratta, i costumi astratti, il diritto astratto, lo stato astratto; rappresentiamoci il vagamento sregolato della fantasia artistica, non frenato da alcun mito ad essa familiare; figuriamoci una cultura, che non ha una sede originaria, fissa e sacra, ma che è condannata a sfruttare tutti i rinfranchi e a nutrirsi miserabilmente di tutte le culture: ebbene è proprio questo il presente, quale risulta da quel socratismo che mirò all'esterminazione del mito. Ed ecco l’uomo senza miti, eternamente in fame tra le reliquie del passato, affaticarsi a scavare e frugare tra le radici, sia pur che gli tocchi di andarle rintracciando nelle più remote antichità. Che cosa mai vuol dire l’enorme bisogno storico dell’insaziabile cultura moderna, la raccolta d’innumerevoli altre cul-