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pregò, che su' madre, per liberarsi da quello struggi, finì con permettergli di dormire assieme al Re, che lei, travestito a quel mo' da donna, concredette fusse davvero la figliola della balia. Di stare la notte a letto con la Sfacciata il Re nun se l'era immaginato: ma oramai, 'nsenza scoprirsi e dar nascimento a un buggianchìo, nun volse parere di far lo spuzzolo: si lassò menare 'n cambera, si mettiede su d'una sieda e 'gli aspettava a spogliarsi; ma la Sfacciata sderta si cavò per insino la camicia, e po' d'un salto e chiassando salisce il letto e nentra fra le lenzola. Una volta a letto, la Sfacciata, vedendo il Re che non si moveva, dice: - Animo via! sbrigati. Che ti vergogni di me, allocca? Tira via, che mi sa mill'anni d'averti qui. Il Re la cancugnò un bel pezzo ora co' una scusa, ora co' un'altra, e finalmente fu obbligato a mettersi pur lui nel letto; ma si tieneva tutto temidoso su una proda, e la Sfacciata a canzonarlo, e 'nsenza tanti complimenti lo pigliò per forza con le mane, se lo tirò nel mezzo, e lì a abbracciarlo, baciarlo e a far mille mattìe per ispasso. Ficuratevi la paura del Re a trovarsi lì con quella ragazza ardita, mentre lui nun voleva che lo ricognoscessi per omo! Guà! successe in ugni mo' quel che doveva succedere! Che la Sfacciata viense a 'nciampare... Scrama lei: - Oh! che c'è egli? Dice il Re: - Eh! nulla nulla. 'Gli è un male. In nel portar de' pesi i' mi sono sforzata e m'è casca la crepantosa. 'Gli è un'allentagione. - Eh! poverina! - disse la Sfacciata. - Ci vole una fascia subbito, e po' domani si chiamerà il medico a visitarti. Aspetta, aspetta! infrattanto i' ti fascio io com'i' so. E scesa giù dal letto la Sfacciata corre al cassettone di su' padre, piglia una fascia lunga e arritorna 'n cambera. Fu inutile che il Re s'arrabattass'a dire che nun importava; la Sfacciata lo scoperse di riffa e si mettiede a opera per la fasciatura, e prova di qua, prova di là, da ultimo alla meglio gli rinuscì: doppo, tutta contenta, rimonta a letto a diacere e s'addorme com'un ghiro. Quando fu giorno, e che si destorno, dice la Sfacciata al Re: - Come stai? - Va più bene. - Sì, sì; ma te devi sentire il medico, farti curare e guarire, - dice la Sfacciata. - Vacci subbito, e riportami la fascia, che è del babbo, e [