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NOVELLA LV


La Crepantosa (Raccontata da Ferdinando Giovannini sarto)


C'era una volta una Regina che per figliolo aveva un Re piuttosto 'nnanzi negli anni, ovverosia in età oramai da pigliar donna, e la madre badava a dirgli sempre: - Accasati, via, o si resterà insenz'erede. Da ora 'n là e' mi par tempo, e di ragazze si stramoggia 'n questo mondo. - Ma che vi pare, mamma! Se almanco i' trovassi una donna di garbo, 'nsenz'ambizione, 'nsenza punta malizia, tutta savia e innocente, forse, chi sa? Ma indove si pesca una simile perla di sposa a mi' modo? E la madre a dargli addosso e a pintare perché lui si piegass'a ammogliarsi, sicché 'l Re da ultimo annoiato disse un giorno a su' madre: - Oh! sapete voi quel ch'i' ho idea di fare? I' vo' ire 'n giro per il mondo, e se 'ncontro una donna a mi' piacimento, i' la sposo e contenti tutti. - Bene! bravo! Se nun ti rinusce trovare donne qui di tu' genio, va' pure a cercarne una fora, - gli arrispose la Regina, ma col core serrato per nun lo scontradire, lui essendo il su' unico figliolo. Dunque si dà ordine che sellino du' cavalli de' più boni, le valige sopr'essi e dimolti quattrini dientro, e doppo il Re ci monta su assieme al camberieri e partano al galoppo; e cammina cammina de' giorni, no in ficura di Re, ma di signori che viaggiano per ispasso, arrivorno a una città e si messano a albergo in una locanda. Il Re si divertiva a girellare qua e là per le strade, ma nun abbadava punto alle donne, perché a lui nun glien'importava propio nulla. Ora bisogna sapere che di faccia alla locanda c'era un bel [452]