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la tal classe di miseria, dico, ben riconosciuta, provata, vivisezionata, messa a protocollo, chiusa in prigione fra gli articoli d’uno statuto.

Sulla soglia, sempre aperta di giorno e di notte, della Casa di Lavoro, ella si trovò, per incanto, al suo posto ideale. Là ella fu, non solo una forza, ma un simbolo.

— Picchiate, e vi sarà aperto.

Il disoccupato picchiava, entrava, senza che alcuno gli chiedesse di quali strade fossero la polvere e il fango che gli imbrattavan le scarpe, o se in tasca avesse le sue carte in regola.

Gli bastavan, per essere accolto, i connotati della disperazione.

Nel palazzo di via Manfredo Fanti, grigio, severo, ma illuminato di verde dai centenarî platani del cortile, trovava letto, cibo, assistenza, la-