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mentre i giovani sposi escono insieme e fermandosi alle mostre tentatrici dei negozi si offrono l’un l’altro, coll’immaginazione, i più splendidi regali. Qualche famiglia attraversava rapidamente la Galleria per recarsi al teatro Manzoni, urtando i passeggeri, nella tema di perdere le prime scene della commedia. Qualche figura femminile, solitaria, eccentrica, si aggirava lentamente.
— Vous avez des jolies femmes — disse in francese quello dei due signori che era straniero e che veniva a Milano per la prima volta.
— Peuh! — fece l’altro, sbirciando una bionda che gli passava a fianco con un lungo soprabito a sacco e un cappellone verde con piume gialle — se non vestissero così male...
— Le milanesi tuttavia hanno fama di essere eleganti.
— Vi prego di credere che nemmeno cinque su dieci delle variopinte creature che incontriamo sono milanesi. Ma che cinque! Neppure tre su dieci. Forse che a Milano vi sono ancora delle milanesi?
Lo straniero non avvertì l’accento caustico del suo compagno, ma rispondendo a una verifica di fatto soggiunse:
— È il destino delle grandi città quello di rinnovarsi continuamente cogli elementi della provincia, ed è provvidenziale questo flusso di