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Una giovinezza del secolo XIX 5

vita così spoglia di avvenimenti di rilievo che non avrei saputo da qual parte rifarmi per darle un qualsiasi interesse.

Gustavo Botta rispose: La storia di un’anima è sempre interessante e per quanto ella sia modesta vorrà credersi meno interessante della sua Teresa?

Lì per lì la ragione mi parve buona. Se Teresa, che è la più umile fra le eroine dei miei romanzi, ottenne forse il maggiore successo, potevo scendere in lizza anch’io con qualche speranza. Ci pensai un giorno o due, poi il tempo passò e non ne feci nulla.

È il concorso di diverse circostanze che fa ora risorgere la tentazione. In primo luogo l’infermità, la quale, privandomi d’ogni forma di vita e spezzando i miei legami col mondo, mi rigetta più che mai nella attività interiore, che fu veramente il perno di tutta la mia esistenza, parte per temperamento, parte in forza delle cose. Che può mai fare una disgraziata prigioniera di se stessa, se non rigirarsi nel breve spazio della catena che la configge al letto? Ma questo lavoro da Sisifo, questo inutile rotolare di pensieri nella gora morta del rimpianto, non ha nulla di comune col soffio creatore che mi investì nell’alba di stamane. Io non sono più oggi