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ventott’anni; che aveva fatto le spese dei balli, dei teatri, dei concerti, delle villeggiature, per un intero decennio, e risero della sua scollatura audace, risero de’ suoi capelli dipinti, risero di quel velluto nero, strascico di un lutto che era parso ostentazione.

Pure siccome Lydia era ricca, ed aveva spirito, e la franchezza de’ suoi modi autorizzava una certa libertà, non le mancarono ancora i corteggiatori. Le visite ripresero il loro corso, fu invitata ai balli; i complimenti e le adulazioni piovvero; gli antichi galanti ripresero l’antica strada; i nuovi, per curiosità, vollero tentare; il ventaglio di Lydia si arricchì di madrigali inediti, e il suo albo di ricordi di cotillons. Per un altro anno trascinò la vita brillante; ma si stancava.

Le accadeva spesso di sbadigliare, quando la cameriera le annunciava che la toeletta era pronta; si spogliava di mala voglia, si vestiva con indifferenza. Qualche volta, nelle