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vere secondo i nostri gusti e le nostre tendenze, vogliamo lottare e lavorare e se un sogno di gloria ci arride che ci sia permesso di realizzarlo. Scompaia la vana bambola il presioso gingillo, e sorga libera e redenta la donna capace di ispirare all’uomo nobili e grandiose azioni„: Questo è ciò che io lessi in un giornale di propaganda.

Dunque la donna non ebbe mai fino ad ora esplicazione alta e serena delle sue facoltà intellettive e spirituali; non ha mai vissuto secondo le proprie tendenze, non ha mai lottato, non ha mai lavorato, non realizzò mai nessun sogno di gloria! Tenetevelo per detto o sante, o eroine, o martiri di tutti i tempi, regine e principesse gloriose in trono, poetesse gloriose nelle leggende antiche, nelle Corti del Cinquecento, nelle Accademie del seicento, nei salotti del settecento; madri gloriose dei Genii, amanti gloriose, donne, legioni gloriose di donne i cui nomi sono inscritti nei fasti più puri della religione, della patria, della