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decadi 207


fidanzarsi sul serio. Sul serio, domando io! come se non ci fosse la quaresima per questa sorta di esecuzioni.

— Oh! povero Cattaneo! — esclamarono in coro.

— Versiamo una lagrima sulla sua fine prematura.

Così concluse Giulio Sorisi afferrando una bottiglia di «champagne» e versandone in un calice che sollevò poi galantemente nella direzione d’onde gli era venuto il mazzolino.

1870.

Giulio Sorisi stava ritto sulla prua del bastimento che fa la traversata da Calais a Dover. Era ancora un bell’uomo Giulio Sorisi. La quarantina arrotondandogli le membra aveva rispettato i suoi capelli raccolti sulle tempie con molta cura e vergini di nevi moleste.

Lo sguardo vivace, i baffi rialzati, la carnagione fresca attestavano tutt’insieme di forze sapientemente distribuite e di una costante ricerca del piacere. Vestiva con eleganza sicura di sè un soprabito di mezza stagione nella tonalità delicata del color lavanda, aperto so-