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la freccia del parto 7


scelli, d’alberi ombrosi; di brevi soste sotto la tenda della veranda con un ricamo in mano; di lunghe passeggiate sulla strada maestra al lume della luna.

A poco a poco i suoi pensieri cambiarono; si confusero con mille reminiscenze del passato, vagarono incerti da ondate improvvise di luce a tenebre profonde; fermandosi su certe cadenze di musiche lontane, su fruscii indistinti, su una frase interrotta, su una parola senza senso. Profili diversi le si aggrupparono intorno, faccie bieche, occhi ridenti, sorrisi maliziosi, fronti nobili e pure, — e poi scene intere che le passavano davanti come un baleno nei loro più minuti particolari; il tal giorno, la tal ora, con quella luce, quella camera, quel profumo, quel colore, —