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la freccia del parto 107


Li congedò verso le dieci, dicendo che voleva andare a letto a fare dei sogni d’oro. Sorrideva, strinse la mano a tutti; a lui diresse uno sguardo di paradiso.

Andò a letto, ma non dormì, era troppo felice. I sogni d’oro li fece ad occhi aperti.

Sentì tutte le ore, sentì i grilli che cantavano nelle siepi, il cane che abbajava, Matazzi che puliva il suo fucile, il camparo nella vigna che sparava in aria per spaventare i ladri notturni, le ruote che trascinavano le bare pesanti e i passi dei muli aizzati dalle voci dei carrettieri.

Si levò alla mattina per tempo con una voglia matta di correre nei campi, di abbracciare tutti i bambini e di ver-