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— Bellissimo — rispose Marta.

— Anche lei è sposa da poco tempo nevvero?

— Sei mesi.

— Io conosco molto suo marito; siamo cresciuti insieme. È un simpatico giovane!

Obbedendo alle leggi naturali, Marta le avrebbe dato uno schiaffo; ma frenandosi e dominandosi, riuscì ad abbozzare un sorriso.

La buona signora Merelli intervenne, chiedendo alla sorella di Toniolo se fosse guarita da una nevralgia che aveva sofferto.

— Sì, sì, sono guarita perfettamente. Ma nevvero che molte ragazze sarebbero state felici di sposare Alberto Oriani?

— Senza dubbio; eppure egli ha preferito questa sposina, nè io so dargli torto — tornò a dire dolcissimamente la signora Merelli.

— Già, le ragazze del paese non hanno i vezzi delle cittadine, — esclamò con enfasi la sorella di Toniolo. — A proposito, non si è saputo più nulla dell’Elvira, la maestra?

A questa improvvisa e inopportuna domanda,