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La viaggiatrice, un po’ a malincuore, un po’ cedendo al fascino petulante della giovane signora, sedette nella vettura; Sofia le si pose accanto, stringendo le sottane per far posto ai bagagli. Il servitore si accomodò sul seggio del vetturino.
— Via Monforte, l’ultima casa.... Ed ora — Sofia alzò i vetri perchè il vento era violentissimo — ora, lascia che ti guardi. Sei molto bella, sai? Narrami un po’ che cosa hai fatto in questi cinque o sei anni che non ci vediamo.
— Ho preso marito.
— Ed io pure; compiono oggi i ventiquattro mesi.
— Due anni, dunque?
— Sì; ma a dire due anni mi sembra di essere vecchia vecchia... È come il mio bambino...
— Hai un bambino?
— Sì, di dodici mesi.
— Ah!
— Sono stata a trovarlo perchè è un po’ indisposto.