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di rosina 199


a poco ch’ella era vana, volubile, bugiarda; ma naturalmente ne attribuii la causa alla sua fanciullezza orfana, al bisogno di guadagnarsi la vita; dico bene? E la ammonii con indulgenza, cercando di suscitare in lei il principio della dignità e della responsabilità. Non era digiuna affatto di qualche buon avviamento poichè prima di me, altre persone l’avevano raccolta; ed aveva frequentato le scuole; sapeva cucire discretamente. Alla mia domanda perchè non era rimasta fissa in uno di quei posti dove pure doveva confessare di essersi trovata con piacere, rispondeva alzando le spalle, o ridendo, o accennando la propria giovinezza.

— Quanti anni hai? — le chiesi un giorno.